S. Andrea, vince nuovamente anche a Talla”. Marmorini ha vinto la Rievocazione 2015

S. Andrea, vince (nuovamente) anche a Talla”. Marmorini ha vinto la Rievocazione 2015, intitolata a “Guido Monaco”; conseguendo un importante successo, nella tradizionale Giostra del Saracino di Talla in alto Casentino (manifestazione agonistica, che chiude in pratica la stagione giostresca in provincia di Arezzo) – Festa grande presso le Scuderie Biancoverde di Staggiano. Tommaso Marmorini (detto “Benzina”) uno dei giostratori di Porta S. Andrea, ha conseguito la vittoria a Talla domenica 20 settembre s., dopo una lunga sequela di spareggi. L’alfiere Biancoverde, era stato assegnato alla Compagine di Pieve di Pontenano.

Al termine della kermesse, giostrando in sella a ‘Rita’, ha ottenuto un punteggio-record di 20 punti; coadiuvato nel ruolo di ‘palafreniere’ dall’altro giostratore Biancoverde – Beppe Mori – quest’ultimo, era stato già vincitore in passato, ad Arezzo, di alcune ‘Provacce’ (una delle ultime note, fu quella ottenuta nel giugno del 2006). Anche Marmorini, ha ottenuto assieme a Mauro Piantini – nonchè – a “Tallurino” Rossi, altrettanti successi tra ‘Provacce’ e giostre minori varie, oltre al merito di Angelo Checcacci (noto Preparatore tecnico santandreino).

La rievocazione tallese, che si corre in onore di Guido Monaco, nativo locale illustre e adattatore della scala musicale (che pare sia venuto alla luce, in località “Castellaccia”) viene allestita all’interno del palinsesto in tema per la ‘Sagra del dolce casalingo’ e che si tiene ogni anno a Talla, in occasione del 3° weekend di settembre. Marmorini, raggiante, ha dedicato il suo successo, a sua madre, alla propria famiglia, nonchè, ad entrambe le Compagini (a Pieve di Pontenano e a S. Andrea). Al termine della kermesse, inoltre, alcuni giudizi rilasciati riguardo la tecnica giostresca messa in atto da Marmorini stesso, hanno accostato il modo del “suo giostrare” a quella (iniziale) di Franco Ricci. Tecnica giostresca, quella di Ricci, che fu ammirata tanto ad Arezzo, quanto a Faenza, sin dalla fine degli anni ’60  (Q.d.s.A. – ma.far. e Com. gv. et al.)